Frozen Charlotte: la bambola che riposava in una bara

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Continuando sul tema delle bambole terrificanti, questa volta oggetto della nostra attenzione è una bambola in particolare, chiamata Frozen Charlotte (Charlotte congelata).

La sua produzione ebbe inizio nel 1850 in Germania: proprio in quegli anni circolava cominciava infatti a circolare una poesia scritta dieci anni prima dall’americano Seba Smith, Young Charlotte, la cui storia sembra essere ispirata a fatti realmente accaduti.

In Young Charlotte si narra di una ragazza deceduta mentre si trovava su una slitta, trasportata dal fidanzato durante una serata dalle temperature particolarmente rigide, mentre la coppia si recava al ballo della città in occasione del Capodanno.

Gli organi della giovane Charlotte si congelarono nel corso del tragitto, mentre il fidanzato – riscaldato dal cammino e dal carico al seguito – si accorse solo all’arrivo che la sua amata era ormai un pezzo di ghiaccio. La notizia comparve nel 1840 sul New York Observer.

Scritta nello stesso anno, Young Charlotte oltrepassò i confini americani fino ad arrivare in Europa, dove un produttore ideò la mini-bambola in ceramica Frozen Charlotte.

Inaspettatamente ebbe un successo straordinario e diverse versioni della stessa raccapricciante bambola cominciarono ad essere prodotti tra Europa e Stati Uniti.

In particolare era molto richiesta dai bambini la Frozen Charlotte venduta in una bara che talvolta riportava sul coperchio alcune frasi non troppo rassicuranti, ad esempio “Non parlare troppo”.

La bambola costava un centesimo di dollaro negli Stati Uniti: un costo accessibile a tutte le tasche che trasformò la povera Charlotte in un fenomeno commerciale e sociale.

Presto le bare si trasformarono in portachiavi e in altri piccoli oggetti di uso comune, così da estendere la loro fama anche tra gli adulti.

L’unica costante era lei, la piccola Charlotte fatta della più bianca ceramica, a richiamare il candore causato dalle temperature infauste di quella triste notte di Capodanno, quando la vera Charlotte non ebbe neanche la forza di invocare l’aiuto del suo fidanzato.

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